Eutanasia in Belgio

Eutanasia in Belgio: l’ennesimo esempio di un teorema ormai verificato innumerevoli volte sul piano pratico: legittimate una pratica iniqua recintandola con infiniti paletti e vedrete che tempo qualche anno questi paletti uno alla volta salteranno tutti. Quelli che in buona fede pensano che l'eutanasia in genere sia in fondo un "atto di pietà",di civiltà..pensino a ciò che sta succedendo in Belgio, dove una persona su cento muore per una pratica eutanasica.Un fenomeno sociale e culturale che nasce e si sviluppa intorno ad alcuni principi cardine del pensiero mortifero di carattere squisitamente eugenetico. Primo: tu vali se sei sano. Se non lo sei ti scartiamo con l’aborto o con la diagnosi pre-impianto se concepito in vitro. Se invece sei già venuto al mondo siamo sempre in tempo a ricorrere all’eutanasia. Secondo: tu vali non solo se dai prova di essere sano, ma anche se ci confermi che almeno sai fare qualcosa, che produci. Si chiama funzionalismo: la dignità di un essere umano è valutata a seconda delle sue abilità. Va da sé che il feto e il vecchio affetto da demenza senile poco valgono. Anzi: tolgono alla società delle risorse umane, di tempo ed economiche preziose...e ricorda tanto questo cartello di propaganda nazista che diceva :“Questo paziente affetto da una malattia ereditaria costa, durante la sua esistenza, 60.000 RM al popolo. Connazionale, si tratta anche dei tuoi soldi!”