Meno male

Mi stavo costruendo un mondo tutto mio. Dove stare bene, tutti gli altri fuori, in perfetta solitudine.
Meno male che sei arrivato Tu, a rompere tutti i miei piani, a far saltare i miei schemi.

Da solo, ci stavo morendo dentro.

Ontologismi IV

Libertà

Volontà libera è riconoscimento di un comandamento. L'esercizio della libertà consiste alla fine nell'assecondare una Volontà che nasce dentro di noi e di fronte alla quale siamo stupiti perchè ci rendiamo conto che non siamo stati noi a volerla. La volontà autentica è il riconoscimento di un perentorio senso del Dovere. La libertà più autentica è il riconoscimento di una Necessità assoluta.

Ontologismi IV

Sviluppo in libertà


"L'idea del "libero sviluppo della
personalità" sembra degna di ammirazione finché non si incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente."

(Nicolas Gomez Davila)

Vantaggi

"Il massimo trionfo della scienza sembra consistere nella velocità crescente con cui lo stupido può trasferire la sua stupidità da un luogo a un altro."

(Nicolas Gomez Davila)

Pensare il necessario

"Avere opinioni è il modo migliore per eludere l'obbligo di pensare."

(N. G. Davila)

Lesa maestà

Quando gli uomini preferiscono essere come gli altri, questo è un delitto di lesa maestà contro Dio. La massa di scimmiotti è rea di lesa maestà! Essere come gli altri è la legge di tutta la prudenza di questo mondo terrestre e temporale.

Soren Kierkegaard

Credere

Festa

Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

(Lc 15,3-7)

Io stesso condurrò le mie pecore

"Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia".

(Ez 34,11-16)

Come in estate l'acqua dei torrenti solca i terreni

Il corpo stesso imita l'anima e da lei riceve la sua suprema forma: così vediamo corpi insipidi nella loro perfezione organica e facce vuote di espressione o sprovviste di ogni inquietante bellezza; ma nondimeno corpi che pure storti e ricurvi rivelano la passione che li agita e li domina.
Nei tratti del volto, nei crudeli contorni, nei duri lineamenti, lo spirito tradisce la sua presenza e la sua opera, come in estate
l'acqua dei torrenti solca i terreni con la sua erosione inesorabile.

Nicolas Gomez Davila

Ragione finita

«(...) troppo spesso la ragione si piega alla pressione degli interessi e all’attrattiva dell’utilità, costretta a riconoscere quest’ultima come criterio ultimo. La ricerca della verità non è facile. E se ciascuno è chiamato a decidersi, con coraggio, a favore della verità, è perché non esistono scorciatoie verso la felicità e la bellezza di una vita compiuta»

(Benedetto XVI, 25 marzo 2011, Parigi)

Nuova legge in Kansas riconosce che la vita comincia «al momento della fecondazione»


Aborto. Nuova legge in Kansas riconosce che la vita comincia «al momento della fecondazione»


Aprile 8, 2013 Benedetta Frigerio
Si inasprisce la lotta in America tra chi sostiene l’aborto e i suoi oppositori. Venerdì sera il Parlamento del Kansas ha approvato una misura storica.


Dopo il North Dakota anche il Kansas ha dato una svolta importante alla legislazione americana sull’aborto segnata dalla famosa sentenza “Roe cotro Wade” della Corte Suprema, che nel 1973 legalizzò l’aborto. Venerdì sera il Parlamento del Kansas ha approvato con 118 voti contro 40 una misura in cui si legge che la vita comincia «al momento della fecondazione». La legge prevede anche lo stop alle agevolazioni fiscali, indirette, per gli enti abortisti. Nessun operatore sanitario che effettua aborti potrà più accedere ai corsi scolastici e di educazione sessuale, né impartire lezioni su quello che i medici devono fare di fronte a una richiesta di aborto. Le donne incinta che affrontano le cure per il tumore dovranno poi essere informate dei rischi, fino ad ora taciuti, per la vita del bambino.
USA SPACCATI IN DUE. A preoccupare gli abortisti è il linguaggio del provvedimento: la frase sulla vita che comincia «al momento della fecondazione», secondo alcuni, potrebbe essere usata per agevolare i processi contro chi pratica l’aborto. Ma la vera paura è che tali misure aprano alla revisione di tutta la normativa abortista. L’America pare insomma sempre più spaccata in due e l’amministrazione Obama non favorisce il dialogo. All’agenzia del farmaco americana (Food and Drug Administration) è stato chiesto infatti di liberalizzare la vendita della pillola del giorno dopo alle minorenni senza il consenso dei genitori.


SCONTRI CON LA CHIESA. Gli scontri interni alla società americana non finiscono qui. Giovedì scorso l’amministrazione Obama ha cercato di bloccare la richiesta dell’arcidiocesi cattolica di New York in cerca di documenti pubblici della Casa Bianca inerenti alla copertura sanitaria dei contraccettivi, per vedere se la procedura lede la libertà religiosa dei contribuenti e per capire a cosa andranno incontro coloro che si rifiuteranno di versare i propri soldi nelle tasche della pianificazione famigliare sostenuta dallo Stato. La risposta del presidente, che formalmente non può nascondere atti pubblici, è stata vaga. Obama e i suoi consiglieri hanno parlato «di processo troppo gravoso» per adempiere alla richiesta, citando una sentenza della Corte Suprema per cui le cause civili mosse contro l’ufficio esecutivo del Presidente sono inadeguate se non avanzate in circostanze straordinarie. Ma non è detto che la Chiesa si fermerà








(Tempi.it)

Nuove frontiere della dis-educazione

“Papà porta la gonna”: il nuovo libro di testo per le elementari consigliato agli insegnanti in Francia.
È il secondo effetto tangibile
dell’approvazione di matrimonio e
adozione gay in Francia: dopo la
cancellazione dal codice civile dei termini “padre” e “madre”, a tutte le scuole elementari del paese è stata inviata una circolare del ministero dove «si invita
fortemente» a educare i ragazzi
«all’uguaglianza di genere» e a
combattere in classe «l’omofobia». Per ottenere questi risultati, il testo
consigliato da Snuipp, il principale
sindacato degli insegnanti della scuola primaria, è “Papà porta la gonna”.

Tempi.it

Né padri né madri

ORWELL SAREBBE FIERO DELLA FRANCIA: VIA “MADRE” E “PADRE” DAL CODICE CIVILE – Giulio Meotti, il Foglio quotidiano  31 maggio 2013 Del biblico “onora il padre e la madre" resta una flebile traccia nelle democrazie occidentali.. In Canada è stata predisposta la sostituzione, nella legislazione federale, del termine "genitore naturale" con la dizione di "genitore legale". Nel Massachusetts. fra i primi stati americani a predisporre le nozze gay, nei certificati di matrimonio non c'è più scritto "moglie" e "marito". ma "parte A" e "parte B". Nella Spagna di Zapatero nei certificati di nascita fu introdotto il celebre "progenitore A" e "progenitore B" ai posto dì padre e madre. E i termini "madre" e "padre" non figurano più.sui passaporti dello stato di Washington da oltre un anno, “per adattarsi allo scenario offerto dalle nuove tecnologie riproduttive”. E se è perfino entrata nel gergo legale e civile la definizione “madre uterina”, ovvero colei che ha offerto il proprio utero per portare a termine una gravidanza, in Olanda non si parla più dì unione tra "un uomo e una donna", ma "tra due persone, anche dello stesso sesso". I libri di scienze olandesi hanno deciso di cambiare la definizione biologica di “coppia". E’ l'Agenda di genere, l'immissione in ogni possibile settore pubblico e privato della teoria del "gender", all'inglese. La filosofa femminista Sylviane Agacinskì. moglie dell'ex premier socialista Lionel Jospin, l’ha definito "un bricolage legislativo", in questa prospettiva, i termini "madre" e ''padre" sono determinismi biologici da soppiantare con nuove, algide, definizioni burocratiche, Di questa rivoluzione semantica e identitaria si sentono i primi effetti anche nella Francia che ha appena adottato il matrimonio gay. La prima conseguenza della legislazione socialista va a incidere sul codice civile, dove le parole "padre " e “madre” sono state azzerate, Nel nuovo libretto dì famiglia e nel codice di procedura civile, un documento ufficiale rilasciato dallo stato che indica tutti gli atti riguardanti lo stato civile di una famiglia, un tempo campeggiavano in grassetta i termini "sposo o padre" e "sposa o madre". Nei nuovi libretti sarà lasciato un campo bianco neutro per tenere conto delle famiglie composte da due padri o due madri. Nella prima riga dell’articolo 1.181 del Codice civile le parole "il padre, la madre" sono state sostituite da "uno dei genitori". Nell'articolo 1.182. nella prima riga le parole "al padre, alla madre", sono state rimpiazzate da "a ciascuno dei genitori". Nella prima riga dell’articolo 1.184 le parole "del padre, della madre" sono state sostituite con "di ciascuno dei genitori",. Il modello è quello nuovo americano. Le parole "padre" e "madre" non sono più usare nei moduli americani per chiedere il passaporto, piuttosto sono usati i termini "primo genitore" e "secondo genitore". Come aveva annunciato il quotidiano Le Croix, la possibilità dì rimuovere questi due termini aveva allarmato molti giuristi francesi, che hanno discusso della possibile confusione tra "parenti" nel significato dì "padre e madre" e il più ampio “familiari" e le sue eventuali conseguenze giuridiche. In un'intervista al Monde, il ministro della Giustizia Christiane Taubira aveva spiegato che le parole "padre" e "madre" sarebbero rimaste nei codice civile, ''ove possìbile". La Sncf. la ferroviaria francese, nei formulari ha introdotto la dicitura "Genitore 1" e "Genitore 2", E’ una nuova forma di "newspeak", il linguaggio distopico immortalato da George Orwell.  

Nichilismo invincibile

"L'uomo non è mai stato tanto consolato, compreso, curato, beneficato come oggi; ma, nella nostra civiltà, l'angoscia aumenta nella stessa misura in cui si perfezionano le terapie".

Emanuele Severino, Il sentiero del Giorno in "Essenza del nichilismo".

Prima della fine

Prima dell'estinzione verrà il tempo in cui le persone da esseri umani saranno ridotte a meri consumatori, senza identità (anche
sessuale), quindi incapaci di relazionarsi all'altro e di compiere scelte autonome, da quelle di valore in giù. E' questo il programma dell'ondata Relativista che ha a mio giudizio radici molto
profonde e quindi difficili da estirpare. Il primo collegamento è al Nichilismo del Novecento, di cui in qualche modo siamo tutti figli inconsapevoli. L'adorazione per la
tecnica e il finto buonismo relativista che maschera per solidarietà e rispetto dell'altro un odio profondo verso la differenza (e quindi non solo verso il prossimo ma anche verso l'Altro primo di tutti, che è Dio), unita al lavoro martellante dei mass media, con l'aggiunta del sistema democratico rappresentativo a
suffragio universale, ci darà - io temo - la mazzata finale.

Vero aristocratico

Vero aristocratico è chi ha una vita interiore. Indipendentemente dalla sua origine, il suo rango o il suo patrimonio. - NICOLÁS GÓMEZ DÁVILA

Vi sono soltanto due amori



"...Vi sono soltanto due amori:

l’amore a se stesso

e l’amore per le altre creature viventi.

E dietro all’amore di se stessi

vi sono la sofferenza e il male.

E dietro all’amore per gli altri
vi è il bene, vi è Dio.
Ogni qualvolta l’uomo ami all’infuori di se stesso, coscientemente o no,
egli compie un atto di fede in Dio.
Vi sono soltanto due amori:
l’amore di se stessi
e l’amore di Dio..."

da: "corpi e anime" ed. BUR (pp.571-572)
di Van der Meersch

Necessità

"Non opporsi all'errore significa approvarlo e non difendere la verità significa sopprimerla. Negligere dal confondere gli
uomini cattivi quando possiamo farlo è egualmente un peccato quanto incoraggiarli."

(Papa san Felice III)

Giudizi degli stanchi

Giudizi degli stanchi

Maledicono il sole tutti i fiacchi:
per loro il senso degli alberi è - l'ombra!


(F. Nietzsche, Poesie, Einaudi, pag. 61)

L'inizio della vita .

L'inizio della vita di un nuovo essere umano è scientificamente accertato: è l'istante del concepimento, quando si ha biologicamente un - nuovo arrivato - con un Dna totalmente distinto dal padre e dalla madre, un Dna dove sta scritto tutto della nuova creatura : da quell'istante c'è al mondo un nuovo essere, unico e irripetibile. Peraltro un embrione ha un cuore che batte, se gli viene toccata la bocca si volta dall'altra parte, insomma il cosiddetto embrione è un essere vivente. Lo dice la ragione (non il dogma cristiano) e lo dice la scienza. E per la verità anche il diritto: dalla Raccomandazione 874 del Consiglio d'Europa che difende -i diritti di ogni bambino alla vita dal momento del concepimento- fino all'art 462 del Codice civile che riconosce titolari - per esempio - del diritto all'eredità anche i figli soltanto concepiti, in base al principio del diritto romano per cui "infans conceptus pro nato habetur, quoties de eius commodis agitur". Tutti - e per prime le madri - sappiamo che già quel piccolossimo essere che si chiama embrione e poi feto è una creatura umana. Che siano soprattutto i cattolici a dover difendere oggi la ragione e la scienza non deve sorprendere. Già Chesterton prevedeva il destino della nostra generazione: "Tutto sarà negato, tutto diventerà un credo", si negheranno "le pietre della strada; riaffermarle diventerà un dogma religioso; fuochi verranno attizzati per dimostrare che due più due fa quattro. Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate". Ebbene, sembra che oggi si debba sguainare la spada proprio per dimostrare che due più due fa quattro, che un embrione ha 46 cromosomi e uno spermatozoo solo 23. Insomma, un embrione, se nessuno lo sopprime, per sua dote naturale si sviluppa in essere umano, senza soluzione di continuità, mentre così non è per nessun organo umano, per nessun materiale biologico e nessuno spermatozoo. I casi sono due: o l’embrione è una nuova creatura umana o è solo materiale biologico come un capello Si può negare che esista una natura umana, con i suoi diritti inalienabili.Ma poi sarebbe bene non contraddirsi come ha fanno in molti, negando che esistano dei "diritti dell'uomo" in relazione al concepito, ma poi proclamando il dovere dell'ONU di far osservare quegli stessi diritti nei regimi tirannici, attraverso operazioni umanitarie.

Aborto e nichilismo

La difesa e la pratica dell'aborto è la forma estrema del nichilismo, in una delle sue più evidenti manifestazioni.
Con la soppressione della vita umana - al suo momento maggiormente indifeso - cerchiamo di esorcizzare la paura del divenire: del divenire del quale siamo spettatori meravigliati, del quale abbiamo la massima responsabilità dal quale nasce in noi quella paura di fallire che paralizza. Quel divenire che ci interroga radicalmente e ci chiama in causa, prima di tutto come domanda radicale sul senso del nostro stesso divenire, del nostro stesso essere. Uccidere il piccolo dell'uomo quand'è più indifeso, nel luogo dell'accoglienza assoluta che è il perfetto utero materno, significa raccontarci la menzogna suprema: che abbiamo un dominio tecnico sul divenire, che possiamo vincere la morte, decidendo chi deve o non deve vivere, come e quando. Il dominio sulla vita, la prima e più spaventosa forma di divenire, viene così trasferito artificiosamente nelle mani dell'uomo, nel tentativo impossibile di immaginarci signori della vita stessa, quindi del bene e del male, esattamente come accadde all'origine dei tempi ad Eva ed Adamo.

L'ultimo colpo mortale del nichilismo estremo

L'ultimo colpo mortale del nichilismo estremo: la piallatura universale di ogni differenza. Non è l'aborto a farci paura in sé, e l'abolizione della differenza tra uomo e bestia, men che meno la "libertà della donna" o la sua totale emancipazione rendendosi "uguale" all'uomo fino a perdere la sua identità. Non l'omosessualità, e nemmeno la pretesa delle persone omosessuali di scimmiottare il matrimonio rendendo "normale" quello che "normale" non è. Non è l'eutanasia a spaventarci. Non l'avvento del transgender.
Quello che ci spaventa è la strada che il nostro mondo ha imboccato. 
La sua meta finale è l'abolizione di ogni differenza, in un Nulla universale in cui sarà espunto da ogni orizzonte possibile il senso della Trascendenza. Abolire le differenze, in nome di un distorto concetto di democrazia e di uguaglianza dei diritti conduce infatti a questo: ci porteremo tutti al di là del bene e del male, esattamente come aveva profetizzato Nietzsche, il maestro di ogni Nichilismo serio e di ogni Relativismo assoluto.
Niente più differenze: tra uomo e donna, tra vivo e morto, tra bene e male, tra giorno e notte, tra alto e basso, tra dritto e curvo, tra giusto e sbagliato.
la nuova patria che ci attende è il Nulla, perché senza distinzioni binarie non c'è colore, non c'è sapore, non è possibile alcuna differenziazione e quindi alcuna identità.
Non ci sarà più bisogno di essere redenti da un Salvatore, in quanto l'abbaglio porterà a crederci immortali.
Ma grazie l'ordine naturale delle cose è sempre lì, per quanto tentiamo di nasconderlo o interpretarlo a nostro piacere.
Si muore, grazie a Dio.
Nonostante tutto si nasce e si muore.
La realtà è lì, a ricordarci l'eterna differenza tra Essere e Nulla
e l'incredibile follia di chi vuole cancellarla a suon di decreti e leggi dello Stato.

La vergona è una virtù

"Il confessionale non è una 'tintoria'. E' un incontro con Gesù che ci aspetta ma ci aspetta come siamo: 'Signore senti, sono così ...', Ci si vergogna dire la verità: 'Ho fatto questo, ho pensato quello...' ma la vergogna è una vera virtù cristiana, anche umana: la capacità di vergognarsi. Io non so se in italiano si dice cosi ma nella nostra terra, a quelli che non possono vergognarsi, si dicono: "Senza vergogna". 'Questo è un senza vergogna, perchè non ha la capacità di vergognarsi' e vergognarsi è una virtù dell'umile, di quell'uomo e quella donna che è umile."

Ciò che ragione umana controlla (Tommaso)

"Prestando fede a codeste verità, che la ragione umana non è in grado di controllare, non si fa un atto di leggerezza, quasi «prestando fede a dotte favole», secondo l’espressione di S. Pietro (II Piet., I). Poiché la stessa sapienza divina, che tutto conosce in modo completo, si degnò di rivelare i suoi segreti agli uomini; mostrando il suo intervento e la verità del suo insegnamento e della sua ispirazione con argomenti adatti: confermando cioè cose che sorpassano la conoscenza naturale con opere visibili superiori alle capacità di tutta la natura". (San Tommaso d’Aquino, Somma contro i Gentili, I, III-VII)

Relativismo

“Il relativismo che, con la scusa del rispetto delle differenze, omogeneizza nella trasgressione e nella demagogia, consente tutto pur di non assumere la contrarietà che esige il coraggio maturo di sostenere valori e principi. Il relativismo è, curiosamente, assolutista e totalitario, non permette di differire dal proprio relativismo, in niente differisce dal “taci” o dal “fatti gli affari tuoi”. 

Cardinale Jorge Mario Bergoglio, 25.5.2012

Benedetto sei tu, Signore

Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti. / Nei tuoi decreti è la mia delizia, non dimenticherò la tua parola. / Aprimi gli occhi perché io consideri le meraviglie della tua legge. / Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò le tue meraviglie. / Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore. / Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità.

(Dal Salmo 118)

La forza del Nemico

Il Nemico è troppo astuto, non puoi farcela da solo. 
Egli sa perfettamente dove condurti, a piccoli passi. 
Poiché quello è il suo mondo.
Le vie d'accesso sono molte, ma tutte hanno lo stesso nome.
Il loro nome è "orgoglio", e brilla lucente come l'oro bianco.
Ti convince che puoi fare da solo.
Che puoi bastare a te stesso.
Che il valore sta dentro di te: che puoi creare nuovi valori.
Egli ti seduce, poco alla volta.
Con argomenti sottili, irresistibili: la bellezza, la libertà.
Il piacere.
La forza del piacere profondo, quello che travolge.
E ti rende un assetato.
Assetato di ciò che non disseta mai.
Ed è così che a poco a poco
lentamente
ti toglie ogni forza.
Ti addormenta.
Ti conduce in un sonno dolcissimo,
dal quale non vorrestisvegliarti mai più.
E' il sonno del Nulla - poiché si dorme da svegli.
Ecco: io vengo da questo Nulla.
Vi auguro, se proprio volete, di conoscere questo Nulla.
Fino in fondo.
Senza paura, senza pudore.
Allora, al risveglio, conoscerete tutte le cose
per quello che sono.
Non dico che sarete migliori.
Io non sono migliore di quando dormivo.
Tranne per il fatto che ora sono stato risvegliato.
Ed è stata proprio la conoscenza del Nulla
- il sonno profondo -
a farmi pregare di essere risvegliato.
Non mi sono svegliato da solo:
la Grazia opera per vie che tu non conosci.

[Ontologismi IV, Gennaio 2011]

Salmo 102

Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su
quelli che lo temono;
quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe (...)
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
(L'uomo) Se un vento lo investe, non è
più,
né più lo riconosce la sua dimora.
Ma l'amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza
e ricordano i suoi precetti per osservarli.
(...)
Benedite il Signore, angeli suoi,
potenti esecutori dei suoi comandi,
attenti alla voce della sua parola.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere,
suoi ministri, che eseguite la sua volontà.
Benedite il Signore, voi tutte opere sue,
in tutti i luoghi del suo dominio.
Benedici il Signore, anima mia.

(Dal Salmo 102)

Ora buca

Ora buca, corro a prendere due RedBull al supermercato qui sotto o non arrivo a fine mattina. Che tenerezza queste mamme che hanno sempre il tempo e la pazienza per far giocare i figli, magari anche se piove, anche se c'è una coda interminabile alle casse... in ogni ritaglio di tempo - angolo possibile. Che meraviglia questi sguardi d'intesa, queste attenzioni inesauribili, questi amori invincibili.

Ontologismi IV

Urna di vetro

Urna di vetro
Ho provato a seppellirmi, per un poco,
dietro la porta, seduto tra le ante
della piccola bussola. -
tutta la botanica del
creato
- di là dai vetri, è ridotta a un vialetto
con una quercia, i cedri,
e due emerocallidi.
I godimenti di
una volta,
quando l'organismo era me stesso
secondo il desiderio - tutta la materia,
credo,
vibri così, trascorsa dalla vita,
anche gli antri aridi dei vulcani,
quando fuoriescono
le lave che si consolidano, e che
s'imponga sempre la giovinezza
per i canalicoli seminali.
Come può
darsi
che uno come me, senza castità,
possa un giorno salire sino a un eremo,
distaccarsi in preghiera, esalarsi di
sera
se non nel maggio, trascinando con sé
un'intera foresta
e la volatile polvere dei suoi profumi,
che apre le bocche dappertutto
per nutrimento, per amore?
Questa è un'urna di vetro - ma
all'esterno
le generazioni metodiche delle ombre
si spostano, e un tepore penetra il
legno,
dà sussulti, scotimenti, moti
d'atomi:
e anche le parole sono fiato, soglia
dell'audiogramma,
energia-materia
che rientra nell'eterno.

Pier Luigi Bacchini

La via ai pacs

Credo che ormai non ci siano più dubbi sull’esistenza di una strategia che mira ad attuare il matrimonio gay anche in Italia; la considererei più propriamente “la via italiana al matrimonio gay”. Alcune forze culturali e politiche, che lavorano da qualche tempo, per rivoluzionare anche in Italia l’istituto familiare, hanno compreso che, per arrivare al matrimonio gay nel nostro paese, serve una procedura più articolata di quella attuata in altri stati, in quanto in Italia si riscontrano più resistenze che altrove.
Negli ultimi giorni “la via italiana al matrimonio gay” ha subìto un’accelerazione. Il pretesto è stato fornito dalla lettera accorata di un ragazzo omosessuale diciassettenne al quotidiano la Repubblica, con la quale lo stesso ha rivendicato la sua libertà di esistere, come persona omosessuale. Questa rivendicazione indubbiamente merita rispetto, perché nessuna persona può negare a un’altra il diritto di esistere, ma mi chiedo: una legge può come d’incanto risolvere l’inadeguatezza che lamenta questo ragazzo? Che cosa cambierebbe nella sua vita?
Chi tuttavia ha, invece, artatamente sfruttato il provvidenziale assist è stato il mondo politico, con posizioni ideologiche che non convincono e da cui si intravede il percorso strategico che si vuole compiere: una è quella della presidente della Camera dei deputati, l’onorevole Laura Boldrini, che ha dichiarato di volersi impegnare per fare approvare, al più presto, dal Parlamento la legge sull’omofobia. Poi ci sono le prese di posizione ingenue e maldestre di alcuni esponenti del Pdl (Bondi, Galan e Capezzone) che, invece di sostenere la famiglia così come riconosciuta dalla nostra Costituzione, chiedono a gran voce una legge che riconosca i diritti civili delle unioni tra persone omosessuali, con la debole motivazione che la maggioranza dell’opinione pubblica è favorevole (vedi intervista a Sandro Bondi, la Repubblica, 27 maggio 2013). Queste posizioni, com’era prevedibile, hanno trovato una piena condivisione nei partiti di sinistra.
sandro-bondiÈ dunque chiara, dopo questi proclami, la strategia che sarà attuata per giungere al matrimonio gay in Italia, che, come detto, sarà articolata e necessita di alcuni step. Il primo step è quello annunciato dalla presidente della Camera, cioè l’approvazione in tempi rapidi della legge sull’omofobia. Viene da chiedersi che senso possa avere una legge sull’omofobia. Una tale legge, difatti, appare del tutto inutile vista anche l’esiguità dei casi denunciati (si pensi che al numero verde per la segnalazione dei casi di omofobia presso l’Unar, Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali) i casi segnalati nel 2012 sono stati soltanto 135); ma soprattutto una tale legge è inutile, perché il nostro codice penale prevede già, per eventuali abusi in tal senso, il reato di ingiuria e sanziona chi lede l’onore e il decoro di una persona (art. 594), la diffamazione (art. 595), la diffamazione per mezzo stampa (art. 596 bis) e, inoltre, prevede l’aggravante comune per aver agito per motivi abietti o futili (art. 61).
Perché l’offesa rivolta ai danni dell’omosessuale deve giuridicamente avere una diversa valenza dell’offesa a un eterosessuale? La ragione di una legge in tal senso, invero, sembra essere quella di voler eliminare gli ostacoli posti da eventuali oppositori sulla strada dell’approvazione di una disciplina sulle unioni gay. In poche parole la legge sull’omofobia avrebbe un carattere intimidatorio nei confronti di chi osasse opporsi alla strategia che vuole portare, finalmente, all’approvazione dei matrimoni gay. In una tale legge, facilmente, saranno inserite sanzioni penali nei confronti di chi dovesse proferire qualsiasi giudizio non lusinghiero nei confronti dell’omosessualità e sui pretesi diritti degli omosessuali.
Così si giungerebbe facilmente al secondo step che sarà quello di approvare una legge che riconosca i diritti civili alle unioni tra persone omosessuali. È superfluo evidenziare che questa fase è soltanto un passaggio per giungere al vero obiettivo previsto dal terzo step: il matrimonio tra omosessuali e l’adozione dei minori da parte di questi. È successo così in Francia, con i Pacs (Patti civili di solidarietà), approvati nel 1999, per giungere, dopo qualche anno, al matrimonio tra omosessuali e al loro diritto di adottare minori.
Il senso comune ci dice, però, che non si possono disciplinare in egual modo fattispecie diverse tra loro, si rischierebbe di commettere una palese ingiustizia. La cultura contemporanea favorisce indiscriminatamente l’esaltazione di alcuni diritti, che, molto spesso, sono privi di un vero fondamento ontologico e, perciò, non appare congruo e opportuno che per la loro attuazione si deturpi l’istituto del matrimonio, che ha una funzione e uno scopo sociale ben chiaro, quello di dare ordine alle generazioni. Ciò non significa attuare una discriminazione, ma si tratta di prendere atto della differenza. La differenza è ricchezza, non lo è l’omologazione che rende insignificante la bellezza della varietà!
bagnasco1-jpg-crop_displayÈ importante, per i cattolici e non solo per loro, meditare le mirabili e illuminanti parole che il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, ha pronunziato durante la prolusione all’assemblea generale della Cei il 20 maggio scorso:
«La famiglia non può essere umiliata e indebolita da rappresentazioni similari che in modo felpato costituiscono un vulnus progressivo alla sua specifica identità, e che non sono necessarie per tutelare diritti individuali in larga misura già garantiti dall’ordinamento. Il grave problema demografico – che in alcuni paesi europei è stato affrontato con buoni risultati – quando sarà preso in seria considerazione senza rimandi o depistaggi che nulla hanno a che fare con le urgenze reali?».
Ritengo, pertanto, che i temi etici, che inevitabilmente sono divisivi, non debbano diventare la priorità del nostro Parlamento. Ci sono ben altri problemi, che incombono sulle famiglie: problemi di sussistenza, problemi di lavoro, problemi di assistenza, problemi di discriminazione fiscale della famiglia, così come prevista dalla Costituzione rispetto ad altre forme di unione. Gli italiani si aspettano risposte su questi problemi e non su questioni che non hanno alcuna urgenza sociale, ma solo una finalità ideologica e simbolica. Il nostro paese non ha bisogno di provvedimenti che hanno il solo scopo di depotenziare l’istituto della famiglia mutandone la struttura, che da sempre, invece, ha sostenuto e dato forza alla vita e alla convivenza della nostra nazione.

Giancarlo Cerrelli
vicepresidente nazionale Unione Giuristi Cattolici Italiani

Differenza tra l’Occidente e l’Oriente

La differenza tra l’Occidente e l’Oriente è una sola, cioè è la logica; l’Occidente crede in essa, l’Oriente crede nello Spirito Santo… Nella Bibbia quando Davide fece trasportare l’arca, ricorderai il fatto di Uzzà. Vedendo che l’arca stava per cadere la volle sostenere e Dio lo fulminò. Questo è il male della logica, credere che l’arca di Dio possa cadere.

Padre Paisios del Monte Athos

Domande e risposte sul matrimonio omosex.

Di recente in Francia è stato approvato il disegno di legge sui matrimoni omosessuali che apre alle coppie dello stesso sesso anche l’adozione. Hanno fatto scalpore le numerose manifestazioni delle famiglie in difesa del matrimonio tra uomo e donna, che hanno suscitato reazioni violente da parte delle forze dell’ordine.
Proponiamo qui una sintesi di risposte alle domande più discusse sul tema, offerte dagli organizzatori della Manif Pour Tous (la manifestazione francese), l’organizzazione inglese Catholic Voices, il Gran Rabbino di Francia e il filosofo francese Fabrice Hadjadj. L’articolo è tratto dal sito Documentazione.info. 

1) ESTENDERE IL MATRIMONIO AGLI OMOSESSUALI, CHE FASTIDIO PUO’ MAI COMPORTARE AGLI ETERO?
Manif pour tous
Il progetto “Mariage pour tous” rivoluziona il Codice Civile sopprimendo sistematicamente le parole marito e mogliepadre madre, sostituiti da termini asessuati come parenti. E’ un modo per sopprimere l’alterità sessuale e mettere in discussione le fondamenta dell’identità umana, del concetto di differenziazione sessuale e di filiazione. Apre la strada a una nuova forma di filiazione sociale senza alcuna aderenza alla realtà umana. Crea le premesse per un nuovo ordine antropologico, fondato non più sul sesso ma sul genere, cioè la preferenza sessuale.
Fabrice Hadjadj
C’è un’evidente e naturale diseguaglianza fra la coppia formata da un uomo e una donna e quella di due uomini o di due donne.
Per rendere uguali le condizioni, è necessario ricorrere all’artificio, e passare dalla nascita alla fabbricazione, dal “born” al “made”… Dietro la pretesa legalizzazione giuridica, c’è dunque un assoggettamento tecnocratico, e il progetto di produrre persone non come persone, dunque, ma come prodotti, in base ai nostri capricci, secondo la legge della domanda e dell’offerta, in conformità ai desideri fomentati dalla pubblicità: «Un bambino à la carte, la vostra piccola cosa, l’accessorio della vostra autorealizzazione, il terzo compensatorio delle vostre frustrazioni; infine, per una modica somma, il barboncino umano!».
Rabbino di Francia
In una visione largamente condivisa da persone credenti o non credenti, il matrimonio non è il riconoscimento di un amore; è una istituzione che sancisce l’alleanza di un uomo e di una donna per consentire la continuità delle generazioni.  E’ l’istituzione di una famiglia, cioè di una cellula che crea una relazione di filiazione diretta fra i suoi membri all’interno di una comunità costituita da discendenti e ascendenti. E’ fondamentale per la costruzione e la stabilità degli individui e della società.

2) IL MATRIMONIO FRA OMOSESSUALI RISOLVE IL PROBLEMA DELLE DISCRIMINAZIONI A CUI SONO SOGGETTI ANCORA OGGI
Manif pour tous
Le norme paritarie e la filiazione naturale –universale- della famiglia favoriscono la coesione sociale e intergenerazionale. Noi non ignoriamo le problematiche specifiche delle persone omosessuali. Certe disposizioni legali permettono già di tenerle in conto (i PACS). Esse possono venir migliorate senza sconvolgere il matrimonio civile basato sulla complementarietà uomo/donna e la filiazione naturale.
Noi abbiamo la responsabilità storica di preservare la nostra civiltà, la nostra società e la nostra umanità, impegnandoci senza omofobia a difendere il matrimonio e la filiazione naturale, i diritti dei bambini.
Catholic Voices
Non c’è nessuna discriminazione nell’escludere le coppie dello stesso sesso dal matrimonio, come la Corte Europea per i diritti umani ha recentemente confermato. Esistono già i Patti di relazione civile (PACS) che regolano le  relazioni fra coppie omosessuali.  Consentire loro di sposarsi non aggiunge nessun diritto, ma è solo un gesto politico e simbolico che ha il solo scopo di sconvolgere il concetto di matrimonio.
Come ha detto  l’arcivescovo di  Canterbury : “it is an abuse of power to use the law proactively to change culture”. 
Fabrice Hadjadj
Noi non siamo «omofobi». Siamo meravigliati dai gays veramente gai, dai «folli» senza gabbia, dai saggi dell’inversione. L’amore della differenza sessuale, così fondamentale, con quello della differenza generazionale (genitori/figli), ci insegna ad accogliere tutte le differenze secondarie. Se io, uomo, amo le donne, così estranee al mio sesso, come potrei non avere simpatia, se non amicizia, per gli omosessuali, che mi sono, in definitiva, molto meno estranei?
D’altra parte ce ne sono sempre stati, che non avevano paura di affermare la loro differenza, di assumere una certa eccentricità, un lavoro ai margini. Allo stesso modo, noi crediamo che ciò che è veramente «omofobo» è lo pseudo-«matrimonio gay». Siamo di fronte a un tentativo di imborghesimento, di normalizzazione dell’omofilia, di annientamento della sua scortesia sotto il codice civile. Che bel dono questo «matrimonio» che non è altro che un arrangiamento patrimoniale o un divorzio rinviato! Purché gli omosessuali rientrino nei ranghi, e che siano sterilizzati soprattutto nella fecondità che è loro propria.
Perché, chi ignora la loro fecondità artistica, politica, letteraria, nella compassione?
Rabbino di Francia
La tesi che il matrimonio è per tutti coloro che si amano non è sostenibile. Il fatto che due persone si amino non implica affatto che si debbano sposare, siano essi omosessuali o etero.
Un uomo non può sposare una donna già sposata, nè una donna può sposare due mariti.
La sincerità dell’amore non è messa in causa. Il matrimonio è qualcosa di molto più completo dell’amore fra due persone. Da questo punto di vista il matrimonio per tutti è solo uno slogan perché l’eventuale autorizzazione al matrimonio fra omosessuali non eliminerebbe diseguaglianze e discriminazioni nei confronti di altri che si amano.

3) LE COPPIE OMOSESSUALI SONO IN GRADO DI AMARE ALTRETTANTO BENE CHE LE COPPIE ETEROSESSUALI?
Rabbino di Francia
Non c’è alcun dubbio che persone omosessuali sono capaci di amare ed educare i bambini allo stesso modo degli eterosessuali ma il ruolo dei genitori non consiste unicamente nell’amore che possono dare ai loro figli, né nella educazione che possono fornire: il legame filiale è un vettore psichico che è fondante per il senso di identità del ragazzo.
Tutto l’affetto di questo mondo non è sufficiente a produrre le condizioni psichiche che rispondono al bisogno del ragazzo di sapere da dove proviene. Il padre e la madre indicano al figli la sua genealogia, che gli è necessaria per posizionarsi nella catena delle generazioni e rapportarsi al resto del mondo.

4) PERCHE’ DISCRIMINARE LE COPPIE OMOSESSUALI RIGUARDO L’ADOZIONE?
Manif pour tous
Con la possibilità di adozione da parte di due uomini o due donne, dei bambini saranno considerarti dalla legge come se fossero nati da due genitori dello stesso sesso, quindi privati volontariamente del padre o della madre. Sarà loro vietato accedere a una metà della loro origine. Si tratta di un atto profondamente discriminatorio e ingiusto per tali ragazzi. 
Rabbino di Francia
Non c’è un diritto ad avere un bambino, né per le coppie omosessuali né per quelle etero.
Il bambino non è un oggetto di diritto ma soggetto di diritto.
Il bambino adottato ha bisogno, più di chiunque altro, di un padre e di una madre. L’abbandono è visto come una ferita profonda e l’orfano aspira a ritrovare ciò che ha perduto.
L’adozione da parte di una coppia omosessuale rischia di accrescere il trauma del bambino perché la catena della filiazione risulterà essere stata doppiamente interrotta: nella realtà dei fatti per l’abbandono subito e nell’artificiosità parentale costruita sull’omosessualità dei suoi genitori adottivi. 

5) LA PROCREAZIONE ASSISTITA CONSENTE ORA FORME DI OMOGENITORIALITA’ (HOMOPARENTALITE’) PRIMA IMPOSSIBILI   
Manif pour tous
Dal momento che in Francia il numero dei bambini adottabili sarà inferiore al numero di coppie in attesa di adozione, le coppie del medesimo sesso finiranno per adottare dei bambini fabbricati attraverso la procreazione assistita eterologa (per le donne) o attraverso una madre surrogata per gli uomini. Sono già in atto iniziative per estendere in questo senso la legge appena approvata. 
Rabbino di Francia
Le nuove forme di omogenitorialità consentite dalle varie forme di procreazione assistita (donazione di ovociti, di sperma, utero in affitto) aprono prospettive complesse e nuove forme di rivendicazione: queste vanno trattate nell’ambito più generale della Bioetica salvaguardando soprattutto i diritti del bambino e non debbono essere prese in ostaggio da rivendicazioni orientate ad annullare la differenza fra sessi.

Fabrice Hadjadj sul matrimonio omosex e adozioni...

ESTENDERE IL MATRIMONIO AGLI OMOSESSUALI, CHE FASTIDIO PUO’ MAI COMPORTARE AGLI ETERO?

Risponde il filosofo Fabrice Hadjadj

"C’è un’evidente e naturale diseguaglianza fra la coppia formata da un uomo e una donna e quella di due uomini o di due donne.
Per rendere uguali le condizioni, è necessario ricorrere all’artificio, e passare dalla nascita alla fabbricazione, dal “born” al “made”… Dietro la pretesa legalizzazione giuridica, c’è dunque un assoggettamento tecnocratico, e il progetto di produrre persone non come persone, dunque, ma come prodotti, in base ai nostri capricci, secondo la legge della domanda e dell’offerta, in conformità ai desideri fomentati dalla pubblicità: "Un bambino à la carte, la vostra piccola cosa, l’accessorio della vostra autorealizzazione, il terzo compensatorio delle vostre frustrazioni; infine, per una modica somma, il barboncino umano!".

Credo religioso e credo filosofico.

Il credo religioso e filosofico è in verità pericoloso come il fuoco, e non gli si può impedire appunto di presentare il fascino del pericolo. Esiste un solo modo per garantirci efficacemente contro i rischi che comporta: ed è imbottirci di filosofia e immergersi nella religione. Insomma scartiamo i due opposti pericoli, della bigotteria e del fanatismo: della bigotteria che è atteggiamento troppo impreciso e del fanatismo che è atteggiamento troppo concentrato. Affermiamo che come il rimedio per il bigotto sta nella fede, così il rimedio per l’idealista sta nell’idea. Per conoscere le migliori teorie filosofiche e per scegliere le migliori (le migliori alla luce delle nostre convinzioni), non bisogna essere né bigotto né fanatico, ma un qualcosa di più fermo del bigotto e di più terribile del fanatico: occorre essere dotato di una opinione precisa. (Chesterton, Eretici, XX)

Aneddoto

Un giorno un gruppo di ragazzi andò dall'allora vescovo di Cracovia, Mons. Wojtyla, e gli dissero: "Dio non esiste è un'invenzione degli uomini, dei preti." Lui serio controbatté: "Se ci fossimo inventati noi Dio lo avremmo messo sull'olimpo, non in croce!".

La cellula prima

La famiglia potrebbe essere considerata, a ragione, come una istituzione umana definitiva. Ognuno ammetterebbe che essa è stata la cellula primaria, il fulcro di quasi tutte le società, escluse, in verità, quelle come Sparta, che miravano alla «efficienza» e che perciò perirono senza lasciar tracce. (Chesterton, Eretici, XIV)

Voi non sapete quello che chiedete

Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». (Mc 10,32-45)

Rabbino di Francia sulle adozioni omosex.

Non c’è un diritto ad avere un bambino, né per le coppie omosessuali né per quelle etero.
Il bambino non è un oggetto di diritto ma soggetto di diritto.
Il bambino adottato ha bisogno, più di chiunque altro, di un padre e di una madre. L’abbandono è visto come una ferita profonda e l’orfano aspira a ritrovare ciò che ha perduto.
L’adozione da parte di una coppia omosessuale rischia di accrescere il trauma del bambino perché la catena della filiazione risulterà essere stata doppiamente interrotta: nella realtà dei fatti per l’abbandono subito e nell’artificiosità parentale costruita sull’omosessualità dei suoi genitori adottivi.

Teoria dell'accumulo

Accumulare denaro.
Accumulare cognizioni ed esperienze.
Accumulare letture di libri.
Collezionisti: re della numismatica,
ricchi della carta da caramelle.
Accumulare glorie: ancora una poesia,
ancora una parte.
Elenchi di donne.
Provviste di ammiratori.
Tacche sul calcio del fucile.
Accumulare sofferenze: quanto ho patito,
quanto ho subito.
Viaggi. Inseguendo luminose sensazioni.
Scoperte, conquiste,aumento
dell’economia.
Chi ha accumulato di più è ritenuto
migliore,
più illustre,
più colto,
più intelligente,
più popolare.
E in mezzo a tutto questo generale
accumulare:
" Beati i poveri di spirito"!

(ANDREJ SINJAVSKIJ, Pensieri improvvisi - citato da "Lo Straniero")

Originalità (N. G. D.)

L'originalità intenzionale e sistematica è l'uniforme contemporanea della mediocrità.

N. G. D.

Le opinioni che non sono disprezzate dai nostri contemporanei

Chi professi opinioni che non sono disprezzate dai nostri contemporanei deve vergognarsi. 

Nicolas Gomez Davila

L'uomo finirà per distruggersi

L'uomo finirà per distruggersi se non rinuncia all'ambizione di realizzare tutto quello che può.
L'insieme delle specie vegetali contiene le piante velenose. 

Nicolas Gomez Davila, Tra poche parole.

Che meraviglia il corpo umano

Che meraviglia il corpo umano,
ha sempre i tratti del divino che lo abita. 
Anche quello dei miei malati.


padre Aldo Trento