L'inizio della vita .
L'inizio della vita di un nuovo essere umano è
scientificamente accertato: è l'istante del concepimento,
quando si ha biologicamente un - nuovo arrivato - con
un Dna totalmente distinto dal padre e dalla madre, un
Dna dove sta scritto tutto della nuova creatura : da
quell'istante c'è al mondo un nuovo essere, unico e
irripetibile.
Peraltro un embrione ha un cuore che batte, se gli viene
toccata la bocca si volta dall'altra parte, insomma il
cosiddetto embrione è un essere vivente.
Lo dice la ragione (non il dogma cristiano) e lo dice la
scienza. E per la verità anche il diritto: dalla
Raccomandazione 874 del Consiglio d'Europa che difende
-i diritti di ogni bambino alla vita dal momento del
concepimento- fino all'art 462 del Codice civile che
riconosce titolari - per esempio - del diritto all'eredità
anche i figli soltanto concepiti, in base al principio del
diritto romano per cui "infans conceptus pro nato
habetur, quoties de eius commodis agitur".
Tutti - e per prime le madri - sappiamo che già quel
piccolossimo essere che si chiama embrione e poi feto è
una creatura umana. Che siano soprattutto i cattolici a
dover difendere oggi la ragione e la scienza non deve
sorprendere. Già Chesterton prevedeva il destino della
nostra generazione: "Tutto sarà negato, tutto diventerà
un credo", si negheranno "le pietre della strada;
riaffermarle diventerà un dogma religioso; fuochi
verranno attizzati per dimostrare che due più due fa
quattro. Spade verranno sguainate per dimostrare che le
foglie sono verdi in estate". Ebbene, sembra che oggi si
debba sguainare la spada proprio per dimostrare che due
più due fa quattro, che un embrione ha 46 cromosomi e
uno spermatozoo solo 23.
Insomma, un embrione, se nessuno lo sopprime, per sua
dote naturale si sviluppa in essere umano, senza
soluzione di continuità, mentre così non è per nessun
organo umano, per nessun materiale biologico e nessuno spermatozoo.
I casi sono due: o l’embrione è una nuova creatura
umana o è solo materiale biologico come un capello
Si può negare che esista una natura umana, con i suoi
diritti inalienabili.Ma poi sarebbe bene non contraddirsi
come ha fanno in molti, negando che esistano dei "diritti
dell'uomo" in relazione al concepito, ma poi proclamando
il dovere dell'ONU di far osservare quegli stessi diritti nei
regimi tirannici, attraverso operazioni umanitarie.