Flatus vocis (così ho sognato) - Ontologismi IV

Flatus vocis.
È così che ho sognato di nuovo che eravamo in un mondo di muti. Nessuno poteva parlare, voci umane non potevano farsi sentire e solo quelli intonati erano autorizzati a cantare. Che bel mondo che ho sognato: fatto di lentezza e sguardi che significano qualcosa.
Nessun alterco, nessuna voce stridula, nessuna cagata che offende il cervello dalla Tv.
Anche "Ti amo" potevi solo dirlo coi gesti, o scriverlo bene, a freddo.
Altrimenti, come tutto il resto, non valeva un cazzo.


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